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… CON IL FILO DI ARIANNA. LA RIABILITAZIONE DELLA PERSONA CON ALTERAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE ED AFFETTIVE

 18.53

Disponibile in 3-5 giorni lavorativi

Anno: 2009
Editore: Psiconline
Autore: Brunella BARTALINI, Alessandro BATTAGLIA
Argomento: Psicologia

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Descrizione

Dalla presentazione di Anna Emanuela Tangolo: 

“Presentare il libro di Brunella Bartalini e Alessandro Battaglia è un piacere della mente e del cuore.

“…con il filo di Arianna” è un libro impegnativo, per la densità del percorso teorico e scientifico che propone, e insieme appassionante, per il coinvolgimento emotivo ed etico che questi professionisti rivelano nel racconto delle storie cliniche.

Il trauma con cui iniziano molti percorsi dei pazienti qui descritti è un evento improvviso, spesso violento come l’incidente stradale, che immette un essere umano nel labirinto della malattia e dell’oscurità. Il filo di Arianna, portatrice di luce, è proprio quello sguardo competente e attento che accompagna i pazienti a ritrovare se stessi attraverso l’incontro e la sconfitta del Minotauro.

Il Minotauro è l’ombra, è la parte oscura di noi stessi e della vita, è la malattia, l’aggressività e la violenza di chi si perde, è comunque dentro di noi, nel labirinto della mente che non comunica più.

Gli autori intrecciano le storie di pazienti e familiari al percorso dei sanitari del Dipartimento di Riabilitazione dell’ASL Versilia e mentre descrivono sapientemente il viaggio della riabilitazione, si interrogano sul problema dell’accettazione delle disabilità e dei limiti cui il trauma espone l’individuo, sulla fatica e la lunghezza della cura, sul bisogno che l’ambiente sociale accompagni e comprenda, sulla fatica e l’incomprensione dei familiari. Una malattia del “cervello” diventa una malattia della mente, dell’intelligenza, dell’anima in fondo, e il non riconoscersi e non comunicare diventano il perdersi nel labirinto. Ritrovarsi e seguire il fi lo della luce signifi ca recuperare la possibilità di comunicare, che spesso avviene attraverso quei ponti di mediazione che il personale sanitario qui descritto costruisce con pazienza e competenza. L’attività diagnostica rivela ascolto e osservazione costante, il percorso terapeutico-riabilitativo un quotidiano impegno e training di apprendimento e riapprendimento.

In ogni passaggio ho colto il rispetto per il dolore e la difficoltà, il rispetto per la persona che mantiene sempre la dignità che merita.

Mentre leggevo pensavo: se mi ammalassi vorrei essere curata così.”