Descrizione
In breve
Dopo aver preso in rassegna le ricerche e le prassi operative attualmente esistenti a livello nazionale e internazionale sul fenomeno dei maltrattamenti all’interno della coppia e sulla normativa in materia, il testo presenta un concetto, quello della valutazione del rischio, nuovo in Italia nella sua sistematizzazione e prassi operativa.
Presentazione del volume
La cronaca in Italia ci ricorda che in media ogni quattro giorni una donna viene uccisa da un partner o ex partner. Così accadeva nel 2006, quando è uscita la prima edizione del libro.
Ma dopo 10 anni le cose, per certi versi, non sono molto cambiate. Il numero delle donne uccise nelle relazioni intime è costante, se non addirittura in leggero aumento. Qualcosa sta fallendo. E la domanda è ancora, dopo tanti anni, ma l’omicidio di queste donne, la recidiva dei maltrattamenti che subiscono e lo stalking possono essere prevenuti? È giusto presentare questi delitti come fatti rari e imprevedibili, o è possibile, invece, conoscere i fattori di rischio e di vulnerabilità della vittima e valutare il rischio di recidiva per poter intervenire?
Questo libro fornisce un quadro esaustivo ed aggiornato sul fenomeno dei maltrattamenti all’interno della coppia o IPV (Intimate Partner Violence), della valutazione del rischio di recidiva della violenza di coppia e dell’uxoricidio.
In particolare, l’Autrice, dopo una rassegna delle ricerche e prassi operative attualmente
esistenti a livello nazionale e internazionale, introduce alla valutazione del rischio di recidiva attraverso il metodo SARA (Spousal Assault Risk Assessment), in uso da parte di forze di polizia, magistratura e centri antiviolenza, operatori socio-sanitari.
Fruibile per diverse categorie professionali, questo manuale accompagna il lettore nella prassi attraverso la presentazione di casi, la spiegazione del metodo SARA e altri formulari ad esso connessi, illustrando i risultati sull’efficacia predittiva della valutazione della recidiva e la sua validità operativa e scientifica.
Con un linguaggio essenziale ma puntuale, l’Autrice permette ai professionisti e operatori che si occupano di questi problemi di apprendere il metodo della valutazione del rischio di recidiva e dell’uxoricidio, scientificamente valido per la prevenzione della violenza reiterata dei cosiddetti femminicidi annunciati attraverso l’attuazione di prassi utili a tutela delle vittime.
Anna Costanza Baldry, psicologa sociale e criminologa, professore associato presso il Dipartimento di Psicologia, Seconda Università degli Studi di Napoli, già responsabile degli sportelli antistalking, opera nei centri antiviolenza della rete DIRe da oltre vent’anni. Docente presso altri Atenei nazionali e internazionali, si occupa di formazione per le forze di polizia ed è giudice onorario del Tribunale di Sorveglianza di Roma. Nel 2015 è stata insignita Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per l’impegno, la costanza e gli studi per il contrasto alla violenza alle donne. Per i nostri tipi ha pubblicato, con Fabio Roia, Strategie efficaci per il contrasto ai maltrattamenti e allo stalking. Aspetti giuridici e criminologici (2011).
Indice
Fabio Roia, Prefazione
Ringraziamenti
Introduzione
I maltrattamenti e gli omicidi: aspetti sociali, psicologici e legali
(La diffusione della violenza nelle relazioni intime; Tipologie della violenza nelle relazioni intime e riferimenti normativi; Tipologie dei maltrattanti; Fattori di rischio dell’uxoricidio)
Come arginare la violenza e prevenire la recidiva
(Valutazione del rischio e sua gestione; Valutazione del rischio di recidiva nei casi di maltrattamento; Il SARA: Spousal Assault Risk Assessment)
Versione screening del SARA (SARA-S)
(I dieci fattori di rischio e i cinque fattori di vulnerabilità; Procedura per la compilazione; I formulari per la valutazione del rischio; La formazione per la valutazione del rischio; Dati sulla validazione dell’efficacia predittiva dei fattori di rischio)
Interpretazione e valutazione del rischio di recidiva: studio sui casi
(Caso 1: La storia di A.; Caso 2: La storia di E.)
Conclusioni
Appendice
Bibliografia.