Descrizione
“«L’unità mente-corpo è un’idea acquisita e scontata e difficilmente viene avversata; ma come accade spesso per tutto quello che si dà per acquisito, si corre il rischio di non tenerne più conto, finendo per affermarla a parole e negarla nei fatti. Anche se si continuano a mantenere i due ambiti come se fossero separati e attinenti a due statuti diversi, quello biologico e quello psichico, non vuol dire che non si possa far altro. Anzi, si moltiplicano i già numerosi tentativi di raccordarli per rilevare le convergenze, le interferenze e le reciproche influenze, come sta facendo in parte la neurofisiologia. Sarebbero sufficienti queste annotazioni per accogliere con favore l’uscita di un nuovo libro su questi argomenti. Ci sono poi altre considerazioni ed altri interessi, anche di tipo sociale, politico ed etico, primo fra tutti la inesausta ricerca delle origini, di un momento fondante, di una matrice originaria che sì presuppone garante dell’esistenza ma che tuttavia non può essere catturata e tradotta in altro. Essa rimane segreta e nascosta, cioè sostanzialmente incomprensibiie anche e soprattutto nel senso di essere qualcosa di più grande della mente che vorrebbe comprenderla… È auspicabile che alla lettura di un testo come questo, peraltro assai ricco di riferimenti a situazioni d’interesse medico, si accostino anche quei colleghi che, nel campo della medicina, sono maggiormente attenti ad una dimensione che includa la mente». GILBERTO MACCARI Analista didatta della Società Psicoanalitica Italiana”