Il desiderio e il suo oggetto

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Disponibile in 3-5 giorni lavorativi

Anno: 2016
Editore: Franco Angeli
Autore: Raffaele Russo , Gemma Zontini
Argomento: Psicopatologia

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Descrizione

In breve

Il desiderio è una forza come la pulsione e come l’affetto, una quantità che come pulsione e affetto ha la sua fonte nel corpo. Che rapporti intercorrono tra questi elementi? E come la quantità si può trasformare negli aspetti qualitativi che animano il desiderio? Su questi e altri quesiti si interrogano gli psicoanalisti del Centro di Psicoanalisi Napoletano, cercando di offrire spunti e suggestioni infinite per un tema che ha da sempre affascinato l’uomo.

Presentazione del volume

La questione del desiderio e la sua articolazione con l’oggetto è molto complessa. Il rapporto che il desiderio contrae con la sua stessa origine, con l’oggetto, con la costruzione della soggettualità, con il bisogno, con la pulsione pone infatti numerosi interrogativi.

Il desiderio è una forza come la pulsione e come l’affetto, una quantità che come pulsione e affetto ha la sua fonte nel corpo. Che rapporti intercorrono tra questi elementi? E come la quantità si può trasformare negli aspetti qualitativi che animano il desiderio?

Il desiderio sovverte il registro del bisogno da cui sorge per “appoggio”. Ma si tratta davvero di due aspetti così diversi del funzionamento somatopsichico?

Si potrebbe pensare, rovesciando il concetto di “appoggio”, che il desiderio sorga contemporaneamente al bisogno e non secondariamente ad esso costringendolo a deviare dal suo proposito biologico?

Qual è lo statuto dell’oggetto in relazione al desiderio? L’oggetto del desiderio è esterno, interno (e in tal caso che rapporto contrae con le identificazioni), è sempre totalmente sostituibile o la sua scelta è, almeno in parte, determinata dal particolare tipo di soggettività di colui che desidera? In relazione a questa questione si potrebbe pensare che il desiderio rappresenta l’elemento di intersezione soggetto-oggetto, Io-Altro. Il desiderio, inoltre, potrebbe rappresentare un punto di equilibrio di due diversi regimi dell’Io: l’Io come soggetto dotato di una specifica singolarità e l’Io attraversato sempre dall'”impersonale” dell’inconscio da cui origina.

Forse si potrebbe concepire il desiderio come una funzione continuamente costruttrice di equilibri, sempre precari e sempre da ricostruire, tra l’adattamento dell’appagamento e il rilancio metonimico della ricerca dell’oggetto, tra costruzione del soggetto e dell’oggetto, tra singolarità soggettuale e costruzione culturale.

Raffaele Russo, psichiatra, psicoanalista SPI-IPA, membro associato dell’IIPG, lavora presso il Servizio Speciale di Psicoterapia dell’Università di Napoli Federico II ed è responsabile del DH della Clinica Psichiatrica.

Gemma Zontini, membro ordinario della SPI, dirige un Servizio Psichiatrico per Diagnosi e Cura della ASL Napoli 1 Centro. Ha scritto numerosi articoli e ha curato alcune antologie.

Indice

Gemma Zontini, Introduzione

Paolo Cotrufo, Il desiderio e il suo soggetto

Felice Cimatti, Dal corpo alla psicoanalisi e ritorno. Per farla finita con il desiderio

Alberto Luchetti, Lo strano caso del Dr Homo e Mr Sapiens. Dal desiderio senza oggetto all’oggetto senza desiderio

Rossella Pozzi, Desiderio, corpo, linguaggio

Sarantis Thanopulos, Il desiderio e il suo oggetto oltre la definizione di Freud

Gemma Zontini, Desideri, oggetti e altre cose pericolose

Bernard Chervet, “Fare l’amore”. La regressione dei sensi e i lucchetti del corpo

Francesco Napolitano, Il desiderio come principio universale della psicoanalisi

Francesco Conrotto, Riflessioni sul desiderio

Roberto Musella, Si fa presto a dire desiderio.