Descrizione
«Per accostarsi a una comprensione dell’opera bioniana il lettore deve possedere una solida formazione classica, essere un consumato critico letterario e lettore di testi e avere una profonda dimestichezza con il pensiero psicoanalitico, oltre ad essere indipendentemente un autentico pensatore. Figura forse unica nel suo genere, Meg Harris Williams combina in sé questi tre requisiti. Il libro offre una lettura ben definita degli straordinari scritti autobiografici di Bion assumendo una prospettiva profondamente radicata nella poesia, in particolare quella dei romantici inglesi. Tale angolatura viene immediatamente denunciata e, con genuina freschezza, è in grado di esplorare la storia interiore della vita e della mente di Bion. Il volume è il distillato e l’elaborazione del lavoro di molti anni. Se apparentemente è un commento articolato delle stesse opere autobiografiche bioniane esso è anche, a pieno titolo, un tour de force che si confronta con il cuore della questione, vale a dire lo sviluppo di uno psicoanalista, di una vita, di una mente, profondamente rivolta verso l’interno alle prese con il “mondo oscuro e fosco del pensiero”»