Descrizione
Il volume nasce dalla lettura e dall’ascolto delle metafore sulla casa: l’originalità consiste nell’aver connesso la dimensione spaziale a quella psicoterapeutica e nell’aver rivisitato in quest’ottica sedute ed interventi nella circolarità di visioni proprie di pazienti, infermieri, medici, terapeuti e scrittori. Nato in forma corale all’interno dei Servizi pubblici, vuole dare voce a chi rischia di non averla o a chi fatica a modularla: infatti la casa – visitata, immaginata, disegnata e soprattutto narrata – è stata vista proprio come occasione di incontro empatico e facilitante le relazioni da operatori sistemici, junghiani e psicodinamici, che hanno lavorato su questo tema in terapia.
Il libro offre, grazie a questa esperienza, riflessioni cliniche e teoriche per una variegata lettura della casa come spazio rappresentativo del sé individuale e familiare, luogo ricco di ricordi, vissuti, affetti e relazioni per chi vi abita, spazio simbolico ed esistenziale, ma anche luogo attraverso cui è possibile favorire le trasformazioni dei legami familiari e leggervi cambiamento ed evoluzione clinica.
Un interessante susseguirsi di racconti e storie personali e familiari accompagnano e scandiscono il processo di appartenenza, individuazione e sviluppo delle identità e delle relazioni, attraverso parole, pensieri ed emozioni narrate, disegnate dai pazienti stessi.
Una scelta narrativa che pone al centro la persona con i suoi bisogni e diritti all’ascolto, cura e salute.
Un libro che offre a psicologi, psichiatri, assistenti sociali, medici, operatori sanitari, educatori una prospettiva che vuole andare oltre specifiche tecniche, modelli di intervento e protocolli definiti