Descrizione
Cosa accade nella mente di chi entra in uno spazio espositivo? Come rendere la fruizione artistica un’esperienza ottimale? Cosa si può fare per avvicinare nuovo pubblico all’arte? A questi e altri quesiti cercheranno di dare risposte le due autrici, proponendo i risultati di recenti studi, ampie riflessioni e nuove proposte.
Il lavoro parte dall’inquadramento dell’esperienza di fruizione, osservata dal punto di vista del visitatore e del museo, e si conclude con la definizione di un modello teorico che aiuti i luoghi di esposizione a migliorare le proprie azioni in modo da diventare sempre più “smart museum”: luoghi intelligentemente capaci di mediare in modo proficuo tra opera, artista e fruitore.
Sono illustrati i fondamenti teorici, le strategie e gli strumenti del museo smart: alla base sono l’Esperienza Ottimale, una teoria che esplora le dimensioni del Flow (esperienza stimolante, piacevole, gratificante), e la strategia interattiva indirizzata ad attivare il visitatore a livello cognitivo, percettivo, emotivo e sociale.
La proposta teorica è “messa alla prova” attraverso una ricerca esplorativa, presentata nell’ultima parte del testo, che dimostra l’efficacia dell'”Esperienza Ottimale di fruizione artistica” nell’aumentare la soddisfazione e la fidelizzazione dei visitatori.
“Smart Museum” si rivolge non solo agli studenti universitari, ma anche a chi si interessa di psicologia e a chi si intende di arte: psicologi, educatori, ricercatori, operatori museali, curatori, direttori di gallerie.